La cessione del quinto è una forma specifica di prestito personale rivolta a dipendenti e pensionati.
Si tratta di un finanziamento che può essere utilizzato per coprire spese personali e familiari, come l’acquisto di un veicolo, di dispositivi elettronici, la partecipazione a corsi di formazione o per ottenere liquidità aggiuntiva.
Questo prestito richiede obbligatoriamente la stipula di un’assicurazione, che tutela nel caso di perdita del lavoro o decesso del richiedente, garantendo il saldo del debito residuo. Il richiedente gode di tutte le garanzie previste dalla normativa sul credito al consumo, indipendentemente dall’importo richiesto.
Per determinare la rata massima possibile nella cessione del quinto, si parte dal certificato di stipendio. Questo documento, fornito dal datore di lavoro, contiene le voci che costituiscono il salario e permette di calcolare il cosiddetto “quinto”.
Quanti soldi si possono ottenere con la cessione del quinto?
Di solito, quando si richiede un prestito, si definiscono l’importo e la durata del piano di rimborso, chiamato ammortamento. La banca valuterà poi la capacità del richiedente di rimborsare il prestito in base alle entrate e altri criteri.
La cessione del quinto, invece, è regolata dal Decreto Legislativo n°180 del 1950, che stabilisce il metodo di calcolo della rata, limitando l’importo massimo al 20% dello stipendio netto, senza margine per valutazioni discrezionali.
Il calcolo della rata sostenibile
Il punto di partenza è il certificato di stipendio, che elenca tutte le componenti della retribuzione. Da questo, si ottiene il netto mensile, che, diviso per cinque, dà il massimo della rata cedibile.
Una volta calcolato l’importo trattenibile, questo viene moltiplicato per il numero di rate previsto, così da ottenere l’importo totale del finanziamento, inclusi gli interessi e i costi dell’operazione.
Esempio di calcolo rata cessione del quinto
È possibile calcolare il quinto anche senza il certificato di stipendio, partendo dalla busta paga. Si utilizza il netto, escludendo straordinari, rimborsi e altri elementi variabili, e considerando solo le voci fisse.
Per ottenere l’importo cedibile si moltiplica il netto per il numero di mensilità (in genere 13 per i dipendenti pubblici o 14 per alcuni privati), e poi si divide per 12 e successivamente per 5. Ad esempio, con uno stipendio netto di 1.800 euro per 13 mensilità, si otterrebbe un quinto di circa 390 euro.
Doppio quinto dello stipendio: come funziona e chi può richiederlo?
Il doppio quinto, o prestito delega, permette di cedere fino al 40% dello stipendio netto, raddoppiando l’importo ottenibile. Questa opzione è disponibile solo previa approvazione del datore di lavoro e non è accessibile ai pensionati, poiché l’INPS non lo consente per proteggere i beneficiari.
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