Dalla documentazione anagrafica alla dichiarazione dei redditi e ai dettagli dell’immobile: scopriamo quali documenti bisogna presentare alla banca per richiedere un mutuo. La banca esaminerà questi documenti per valutare la capacità del richiedente di rimborsare il prestito con rate mensili.
Documenti necessari per ottenere un mutuo
Non esiste una vera e propria lista standardizzata di documenti che una banca può richiedere. Ogni istituto di credito può esigere la documentazione che ritiene necessaria per valutare a fondo la richiesta di mutuo.
Per ottenere un mutuo ipotecario, ci sono criteri standard basati su età, cittadinanza e affidabilità creditizia del richiedente. La banca potrebbe richiedere documenti aggiuntivi a seconda della professione del richiedente: lavoratore dipendente, autonomo, imprenditore, libero professionista o pensionato.
La banca potrebbe richiedere anche ulteriori documenti, come una copia del contratto di lavoro o una dichiarazione del datore di lavoro sull’anzianità di servizio del dipendente; copia dell’estratto della Camera di Commercio, Industria e Artigianato (CCIA); copia dell’attestato di iscrizione a un albo professionale.
Informazioni personali, redditi e dettagli dell’immobile: l’elenco completo
Ecco un elenco dei documenti solitamente richiesti per ottenere un mutuo per l’acquisto di una casa:
Documenti personali:
- Carta d’identità o passaporto
- Codice fiscale
- Certificato contestuale (residenza e stato di famiglia)
- Permesso di soggiorno (per cittadini extracomunitari)
- Estratto dell’atto di matrimonio (per i coniugati)
- Omologa di separazione o sentenza di divorzio (per separati/divorziati)
Documenti reddituali:
- Ultime due dichiarazioni dei redditi (modello 730 o Certificazione Unica)
- Ultime due buste paga (per i lavoratori dipendenti) o cedolini della pensione (per i pensionati)
- Modello F24 dei pagamenti di imposte, tasse e tributi
- Estratto conto bancario/postale aggiornato
Documenti dell’immobile:
- Proposta d’acquisto, preliminare di compravendita o compromesso
- Atto di provenienza dell’immobile (rogito)
- Planimetria catastale
- Certificato di abitabilità rilasciato dal Comune
- Concessione edilizia (solo per immobili di nuova costruzione)
A questi documenti va aggiunta la perizia dell’immobile richiesta dalla banca a un tecnico, che include la valutazione del valore e la storia catastale dell’immobile. I tempi per la perizia variano, ma in genere sono tra i 10 e i 15 giorni.
Alla domanda di mutuo va anche allegata la relazione notarile preliminare, in cui un notaio identifica l’immobile e attesta proprietà ed eventuali trascrizioni pregiudizievoli, come ipoteche o pignoramenti.
La legge del 2020 sul Decreto Semplificazioni
La legge del 2020 sul Decreto Semplificazioni ha snellito la burocrazia per la richiesta di mutuo, accorciando i tempi e rendendo la procedura più veloce. Grazie a questo provvedimento, la pubblica amministrazione e le banche sono obbligate ad accettare l’autocertificazione del cittadino per diversi documenti.
Il Testo Unico sulla documentazione amministrativa permette l’autocertificazione per vari atti da allegare alla domanda di mutuo, come il certificato di residenza, lo stato di famiglia, lo stato libero e il regime patrimoniale.
Quali sono i tempi dell’istruttoria?
Una volta presentati tutti i documenti necessari, i tempi dell’istruttoria variano da poche settimane a due mesi, ma possono essere anche abbreviati se il richiedente fornisce tutta la documentazione in modo completo e preciso. Questo consente alla banca di avere un quadro chiaro per la valutazione, facilitando l’approvazione della richiesta e accelerando l’erogazione del mutuo.
Un altro aspetto da considerare è che una documentazione dettagliata aumenta la probabilità che il richiedente ottenga il tasso di interesse inizialmente proposto dalla banca, sia esso fisso o variabile, poiché gli indici Euribor o IRS possono variare frequentemente.
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