Chi desidera avviare una startup e necessita di un finanziamento può contare su diverse agevolazioni e tutele già previste dal nostro ordinamento. Ad esempio, il Fondo di garanzia per le PMI permette un accesso più semplice ai finanziamenti per piccole e medie imprese, poiché lo Stato fa da garante per parte della somma.
In alternativa, è comunque possibile richiedere un prestito presso le banche, anche se non si rientra nel Fondo di garanzia per le PMI, perché gli istituti offrono numerose soluzioni pensate appositamente per l’erogazione di finanziamenti alle imprese.
Oltre a questo, ci sono anche alcuni bandi a cui si può partecipare per ottenere finanziamenti e contributi statali. In questo articolo, dunque, esploreremo le diverse opportunità di finanziamento disponibili per una startup.
Come funziona il Fondo di garanzia per le PMI
Il Fondo di Garanzia per le PMI è stato istituito in Italia con l’obiettivo di facilitare l’accesso delle imprese ai finanziamenti. In pratica, grazie a questo fondo, lo Stato offre alle piccole e medie imprese una garanzia pari all’80% dell’importo del finanziamento.
In casi particolari, come per startup innovative, imprese femminili o imprese localizzate in aree svantaggiate, la percentuale di garanzia può essere elevata fino al 90% dell’importo finanziato.
L’ammontare massimo che il Fondo può garantire per una singola impresa è di 2,5 milioni di euro.
Requisiti e modalità di accesso al Fondo per le PMI
Non tutte le piccole e medie imprese (PMI) possono beneficiare del Fondo di Garanzia. In dettaglio, per una startup è possibile accedere al Fondo solo se l’impresa rispetta questi requisiti:
- ha massimo di 250 dipendenti;
- un fatturato massimo di 50 milioni di euro;
- un attivo totale massimo di 43 milioni di euro.
Come funziona il finanziamento per le startup innovative: Smart&Start Italia
Il progetto Smart&Start Italia rimarrà attivo sia nel 2024 che nel 2025, sostenendo la nascita e lo sviluppo di startup innovative attraverso un finanziamento agevolato.
Per accedere a questo finanziamento, della cui gestione si occupa Invitalia, è necessario che l’impresa sia classificata come una startup innovativa, sia di piccole dimensioni e costituita da non più di 60 mesi.
Una startup si considera “innovativa” se, oltre ad essere un’impresa giovane, è ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita. Nello specifico, i parametri che definiscono una “startup innovativa” sono elencati nell’art. 25 del D.L. 179/2012.
Per richiedere il finanziamento è necessario presentare domanda online tramite la piattaforma di Invitalia.
Quali startup hanno diritto al finanziamento?
Per accedere al finanziamento di Smart&Start Italia il progetto della startup deve essere legato ad uno di questi ambiti:
- avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
- essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things;
- essere finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata.
Qual è l’importo del finanziamento per le startup innovative?
Smart&Start Italia mette a disposizione un finanziamento a tasso zero, senza garanzie, per progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, e copre fino all’80% delle spese ammissibili. Questo programma finanzia piani d’impresa mirati all’acquisto di beni strumentali, servizi, spese per il personale e costi di gestione aziendale.
Tuttavia, la percentuale del finanziamento può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Altri finanziamenti governativi per startup e imprese
Oltre al progetto Smart&Start Italia le startup possono ottenere altri finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. Nello specifico, ecco i principali bandi attivi sul territorio nazionale, al momento.
Altri finanziamenti governativi per startup e imprese
Oltre al progetto Smart&Start Italia le startup possono ottenere altri finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto. Nello specifico, ecco i principali bandi attivi sul territorio nazionale, al momento.
Il progetto Resto al Sud
Il progetto “Resto al Sud” di Invitalia è un’iniziativa volta a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), oltre che nelle aree del cratere sismico del Centro Italia.
Destinato a giovani e adulti fino a 55 anni, offre agevolazioni per avviare imprese in settori come l’industria, l’artigianato, il commercio, il turismo, i servizi alle imprese e per le attività libero professionali.
Il finanziamento copre fino al 100% delle spese, suddiviso tra un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato.
“Resto al Sud” mira a incentivare l’occupazione e a contrastare lo spopolamento, sostenendo l’economia locale e l’autonomia dei giovani imprenditori. Le domande si presentano online tramite la piattaforma di Invitalia.
ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero
“ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero” è un programma di Invitalia pensato per sostenere l’avvio di micro e piccole imprese in Italia, con particolare attenzione ai giovani fino a 35 anni e alle donne di tutte le età.
L’iniziativa consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, che copre fino al 90% delle spese, destinato a progetti imprenditoriali nei settori della produzione di beni, servizi e commercio. Ogni progetto può prevedere un investimento massimo di 3 milioni di euro e deve essere realizzato entro 24 mesi dall’approvazione della domanda.
“ON” mira a stimolare l’autoimprenditorialità e a promuovere la creazione di nuove imprese, incentivando l’occupazione giovanile e femminile. Le domande possono essere presentate online, con Invitalia che fornisce supporto e consulenza per facilitare l’accesso al finanziamento e guidare gli imprenditori durante le fasi di sviluppo del progetto.
Finanziamenti per start-up: come richiedere un prestito alla banca
Le start-up possono anche accedere a finanziamenti bancari dedicati per sostenere i loro piani di crescita e investimento.
Solo per fare un esempio, Neoimpresa è un finanziamento a medio-lungo termine offerto da Intesa Sanpaolo, dedicato alle nuove imprese o a quelle costituite da meno di 24 mesi. Questo strumento copre fino al 75% del piano di investimento, elevabile all’80% per le startup innovative, con un importo massimo di 1,5 milioni di euro. La durata del finanziamento può estendersi fino a 10 anni, con un periodo di preammortamento massimo di 24 mesi. È possibile scegliere tra tasso fisso o variabile.
Questa è solo una delle offerte attualmente disponibili, ma chi desidera ottenere un prestito per finanziare la propria startup può rivolgersi a un consulente finanziario: una figura professionale specializzata nelle richieste di credito per imprese e privati.