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Richiedere un mutuo non è sempre un processo semplice, soprattutto se il richiedente non ha un profilo principalmente economico ritenuto sufficientemente solido dalla banca. In questi casi può entrare in gioco una figura fondamentale: il garante del mutuo. Ma chi è davvero il garante? Quali sono i suoi obblighi? E soprattutto, cosa comporta accettare questo ruolo?

In questo articolo esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sul ruolo del garante in un mutuo, per aiutarti a comprendere vantaggi, rischi e implicazioni legali di questa scelta.

Chi è il garante del mutuo

Il garante è una persona fisica (o, in alcuni casi, anche giuridica) che si impegna formalmente con la banca a coprire le rate del mutuo nel caso in cui il debitore principale non sia in grado di farlo. Questa figura viene richiesta dalla banca come ulteriore garanzia per ridurre il rischio di insolvenza.

In pratica, il garante “firma per responsabilità” accanto al mutuatario e si espone economicamente nel caso in cui il richiedente principale avesse delle difficoltà. Non è un intestatario dell’immobile, non gode dei benefici derivanti dal prestito, ma condivide il peso del debito qualora necessario. 

Quando la banca richiede un garante?

Le banche richiedono la figura del garante nei seguenti casi principali:

  • Il mutuatario ha un reddito basso o instabile
  • Il richiedente ha un contratto di lavoro a termine
  • Il mutuo ha una durata molto lunga
  • Il rapporto tra rata e reddito è superiore al 30-35%
  • Il richiedente è giovane o non ha una storia creditizia consolidata

In questi scenari, la presenza di un garante con una situazione patrimoniale e reddituale solida può fare la differenza tra l’approvazione e il rifiuto del finanziamento.

Quali sono gli obblighi del garante?

Accettare di fare da garante per un mutuo significa assumersi precisi obblighi legali nei confronti della banca. Eccoli nel dettaglio:

  • Obbligo di pagamento in caso di inadempienza del mutuatario: se il debitore smette di pagare le rate, la banca può rivolgersi direttamente al garante per il recupero del credito.
  • Responsabilità solidale o sussidiaria: nella maggior parte dei casi, la garanzia è di tipo solidale, il che significa che la banca può chiedere il pagamento direttamente al garante senza dover prima tentare con il debitore principale.
  • Durata dell’impegno: l’obbligo del garante dura fino all’estinzione completa del mutuo, salvo diversamente pattuito.
  • Inclusione nei registri di rischio: se il mutuatario è moroso e il garante non salda, anche il garante può essere segnalato come cattivo pagatore nei sistemi di informazione creditizia (SIC).

Quali sono i rischi per il garante del mutuo?

Il rischio principale è dover pagare il mutuo al posto del debitore. Ma non è l’unico. Ecco tutti i rischi che il garante dovrebbe valutare prima di firmare:

  • Difficoltà ad accedere ad altri finanziamenti: risultando garante,  si può vedere ridotta la propria capacità di ottenere un mutuo o un prestito personale.
  • Rischio di pignoramento dei beni: se non paga nemmeno il garante, la banca può agire su conti correnti, beni mobili o immobili intestati al garante.
  • Compromissione del rapporto personale con il mutuatario: garantire un mutuo per amici o parenti può compromettere i rapporti se sorgono problemi di pagamento.
  • Segnalazioni nei registri creditizi: anche una singola rata non pagata può generare segnalazioni negative che restano nel sistema per anni.

Chi può fare da garante?

Possono fare da garante tutte le persone fisiche con reddito dimostrabile e una buona affidabilità creditizia. Spesso si tratta di:

  • Genitori che garantiscono per i figli
  • Coniugi o partner non cointestatari del mutuo
  • Fratelli o sorelle
  • In casi meno frequenti, anche datori di lavoro o soci di impresa

A discrezione della Banca, non è necessario essere un parente stretto, ma è indispensabile che il garante abbia una capacità reddituale sufficiente a coprire le rate, qualora il mutuatario non potesse farlo.

Come si tutela un garante?

Esistono alcune strategie per limitare i rischi di chi accetta di diventare garante di un mutuo. Ecco le principali:

  • Richiedere una fideiussione con beneficio di escussione: in questo caso la banca deve prima escutere il debitore principale prima di rivolgersi al garante.
  • Copertura a durata limitata: è possibile garantire solo una parte del mutuo o per un periodo determinato (es. i primi 10 anni), se la banca lo prevede.
  • Accordo scritto con il debitore: si può redigere un accordo privato in cui si stabilisce l’impegno del debitore a sollevare il garante da ogni responsabilità, per quanto non vincolante per la banca.
  • Verifica periodica della situazione finanziaria del mutuatario per prevenire eventuali problemi.

Garante mutuo e divorzio: cosa succede?

Una situazione spesso sottovalutata è quella in cui il garante è un coniuge o ex coniuge. In caso di separazione o divorzio, la garanzia non decade automaticamente: chi ha firmato rimane obbligato nei confronti della banca, anche se non vive più con il mutuatario o non ha più interessi comuni.

Per liberarsi dal ruolo di garante in questi casi, serve una rinegoziazione del mutuo con la banca, che deve accettare di liberare il garante e valutare nuovamente il profilo del debitore.

Il garante può essere rimosso?

Sì, ma non unilateralmente. Il garante può chiedere di essere liberato dall’obbligo, ma è necessaria una modifica contrattuale con il consenso della banca. Le opzioni sono:

  • Sostituzione del garante con un altro soggetto idoneo
  • Estinzione anticipata del mutuo
  • Rinegoziazione delle condizioni del prestito, con eventuale riduzione dell’importo o della durata

In tutti i casi, è a discrezione della banca.  la banca ad avere l’ultima parola. Non è possibile revocare la garanzia in autonomia una volta firmato il contratto di mutuo.

Garante e morte del mutuatario: chi paga?

Se il mutuatario muore e non ha stipulato un’assicurazione sul mutuo, l’obbligo di pagamento ricade sui suoi eredi. Tuttavia, se questi rifiutano l’eredità o non sono in grado di saldare, la banca può rivalersi sul garante, che diventa a tutti gli effetti responsabile del debito residuo.

Per evitare questa situazione, è sempre consigliabile associare al mutuo una polizza vita, anche per tutelare eventuali garanti.

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